Imposte sulle criptovalute: tutto quello che devi sapere prima di dichiararle
Le criptovalute sono diventate sempre più popolari negli ultimi anni, con un numero crescente di persone che investono in Bitcoin, Ethereum e Litecoin. Come per ogni investimento, ci sono però delle implicazioni fiscali da considerare. In questo articolo esamineremo in modo approfondito le imposte sulle criptovalute e ciò che devi sapere prima di dichiararle, così come degli utili strumenti fiscali per semplificare questo processo.
Implicazioni fiscali delle criptovalute
Ai fini fiscali, in molte giurisdizioni le criptovalute sono tipicamente trattate come beni immobili. Analogamente agli immobili o alle azioni, gli asset crypto diventano imponibili quando sono venduti, scambiati o ceduti.
La comprensione delle implicazioni fiscali legate alle criptovalute è importante per le persone e le imprese che effettuano transazioni digitali, in particolare per quanto riguarda l'imposta sul reddito, sulle plusvalenze e sulle donazioni. L'imposta sul reddito è applicata alle criptovalute guadagnate come pagamento o attraverso il mining e lo staking, in base al loro valore al momento della ricezione. L'imposta sulle plusvalenze deve essere dichiarata quando vendi o scambi criptovalute, calcolata sulla differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita. L'imposta sulle donazioni si applica quando regali criptovalute; come donatore puoi avere delle responsabilità se il valore delle donazioni supera un limite annuale.
Come dichiarare le criptovalute
Le procedure di dichiarazione delle imposte sulle criptovalute possono differire notevolmente da un Paese all'altro, a causa delle differenti normative fiscali. Indipendentemente dal luogo in cui ti trovi, devi conservare una documentazione completa di tutte le transazioni in criptovaluta. I registri devono includere le date, i valori nella valuta locale al momento della transazione, lo scopo della transazione e gli indirizzi coinvolti. Vediamo alcuni esempi di come viene fatta la dichiarazione in diversi Paesi:
- Stati Uniti: l'Internal Revenue Service (IRS) considera le criptovalute come beni immobili ai fini fiscali. Devi segnalare la vendita di criptovalute sul Form 8949 e su Schedule D (Form 1040), o sul Form 709 in caso di donazioni.
- Australia: l'Ufficio Australiano delle Imposte (ATO) considera le criptovalute come un tipo di proprietà, e quindi sono soggette a all'imposta sulle plusvalenze (CGT, capital gains tax). I dettagli delle tue transazioni in criptovalute devono essere riportati nella Individual Income Tax Returns (IITR).
- Regno Unito: secondo le linee guida emesse dall'HM Revenue Customs (HMRC), le persone fisiche devono dichiarare il reddito conseguito attraverso le criptovalute nel Self Assessment Tax Return (SA100) e le eventuali plusvalenze o minusvalenze derivate da criptovalute nel Self Assessment: Capital Gains Summary (SA108).
Tieni presente che la mancata segnalazione di criptovalute sulla dichiarazione dei redditi può comportare gravi sanzioni. Consigliamo agli investitori di consultare un consulente fiscale o legale esperto in criptovalute.
Strategie di pianificazione fiscale
Esistono diverse strategie di pianificazione fiscale che possono essere utilizzate per minimizzare le imposte sulle criptovalute. Una di queste consiste nel conservare le criptovalute per più di un anno al fine di approfittare dell’aliquota ridotta sulle plusvalenze a lungo termine. Un’altra è quella di donare le criptovalute a un ente di beneficenza qualificato, che può offrire una detrazione fiscale equivalente all’intero valore equo della donazione.
Una strategia alternativa consiste invece nell’utilizzare le perdite in criptovalute per compensare le plusvalenze su altri investimenti. Questa operazione, nota come tax-loss harvesting (letteralmente “sfruttamento delle perdite fiscali”), può contribuire a ridurre il carico fiscale complessivo.
È infine importante considerare le implicazioni fiscali dell’uso delle criptovalute per gli acquisti. L’utilizzo di criptovalute per l’acquisto di beni o servizi può essere considerato un evento imponibile (soggetto a tassazione) e potrebbe essere necessario riportare eventuali guadagni o perdite nella dichiarazione dei redditi.
Semplificare le tasse sulle criptovalute grazie agli strumenti fiscali
Con la continua evoluzione del mondo delle criptovalute, aumenta anche la complessità della gestione e della rendicontazione delle loro imposte. Per aiutare gli utenti a semplificare questo processo, Bitget ha stretto una partnership con alcuni dei principali strumenti fiscali per le criptovalute: CoinTracking, CoinLedger, Koinly e Coinpanda. Questi strumenti sono stati progettati per semplificare il processo di tracciamento, calcolo e rendicontazione delle imposte sulle criptovalute.
Koinly è una piattaforma di tracciamento delle tasse e dei portafogli di criptovalute, che supporta oltre 300 exchange e più di 65 Paesi/aree geografiche. Offre funzioni come la sincronizzazione di API, l’abbinamento intelligente dei trasferimenti e il supporto per DeFi, trading con margine e futures. Koinly consente agli utenti di Bitget di collegare i loro conti tramite API o di caricare il loro storico di trading tramite file CSV, semplificando l'importazione del loro storico di trading e la generazione di report fiscali. L'integrazione di Koinly con Bitget assicura che il calcolo delle tasse e la creazione di un report fiscale siano un processo semplice.
CoinTracking è una piattaforma completa per tracciare, registrare e segnalare le criptovalute. Supporta l'importazione semplice da oltre 110 exchange, l'importazione automatica tramite API e una sincronizzazione diretta con la blockchain. CoinTracking offre 25 report crypto personalizzabili, grafici interattivi per operazioni di trading e monete, e rapporti sui guadagni realizzati e non realizzati. Inoltre, fornisce report fiscali in oltre 100 Paesi/aree geografiche, con supporto per 13 metodi fiscali diversi.
Coinpanda è un software per la tassazione e un portafoglio di criptovalute, che aiuta gli utenti a calcolare e a dichiarare le imposte sulle criptovalute. Supporta oltre 800 exchange , DeFi e NFT, e fornisce rapporti fiscali gratuiti. Coinpanda consente agli utenti di Bitget di collegare i loro conti tramite API o di caricare il loro storico di trading tramite file CSV, semplificando l'importazione del loro storico di trading e la generazione di report fiscali. Offre funzioni quali l'importazione automatica dei dati di trading, i report sulle plusvalenze, il trading sui futures e con margine, e il supporto per oltre 65 Paesi/aree geografiche.
Conclusione
Le criptovalute sono un settore di investimento in rapida crescita, per cui è importante comprendere le possibili implicazioni fiscali prima di investire. Chi acquista o vende crypto durante l’anno fiscale dovrà riportarlo nella dichiarazione dei redditi. La registrazione accurata di tutte le transazioni e l’utilizzo di strategie di pianificazione fiscale possono aiutare a minimizzare le imposte sulle criptovalute. Come sempre, si raccomanda di rivolgersi a un consulente fiscale specializzato per avere indicazioni sulla propria situazione specifica.
In sintesi, comprendere le imposte sulle criptovalute è quindi essenziale per chiunque investa in crypto. Negli USA, le criptovalute sono considerate proprietà dall’agenzia governativa deputata alla riscossione dei tributi (l’IRS), e sono quindi soggette all’imposta sulle plusvalenze. Per dichiarare con precisione le imposte sulle criptovalute è necessario tenere un registro accurato di tutte le transazioni e utilizzare strategie di pianificazione fiscale, come ad esempio possedere le criptovalute per più di un anno o donarle in beneficenza. Con l’aumento delle azioni di contrasto da parte dell’IRS e di diversi Paesi in tutto il mondo, è pertanto più che mai importante far rispettare le leggi fiscali sulle criptovalute.
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